Estate

Ho incontrato qualcuno quest'estate. Ero così felice. Finalmente qualcuno che mi piaceva davvero, mi piaceva fisicamente ma anche mentalmente, sai, lo trovavo interessante, aveva fatto un giro del mondo, aveva creato una start-up che funzionava bene, era uno sportivo ma non solo, era alla ricerca di sensazioni forti, faceva tutti questi sport estremi, sai tipo il paracadutismo, aveva una moto come quelle che mi piacciono tanto, gli ho chiesto di portarmi a fare un giro, e poi aveva questo sguardo profondo, questo sorriso un po' ironico e a me mi faceva qualcosa quando mi guardava, sai, qualcosa nello stomaco, abbassavo lo sguardo perché mi intimidiva, mi conosci lo sai che non abbasso mai lo sguardo. Mi chiedevo se gli piacessi anch'io, avevo le mani che tremavano prima di chiamarlo, non mi ero mai chiesto se piacessi ad un uomo, non mi ero mai sentita così piccola. Anche i miei amici mi hanno detto che ero cambiata, più energica, più sorridente. Ho visto in lui quello che finalmente mi avrebbe fatto dimenticarti, che mi avrebbe finalmente tolto questo sentimento che siamo anime gemelle, sai, mi avevi resa talmente insensibile a tutti gli altri che ero convinta di non aver altra scelta che tornare da te, sempre, anche se per te i sentimenti per me sono sempre venuti a scatti.
Con lui ho fatto l'amore, ho cercato il suo sguardo mentre lo facevo, ma non comunicava con lo sguardo sai, non è come te, non mi guardava mai. Comunicava tanto con il corpo, una tenerezza e una sensualità poche comuni, io non riuscivo a catturarlo, magari per questo mi piaceva tanto, non riuscivo a capire cosa voleva dirmi, lo sai che a me piacciono quelli torturati, era così paradossale, mi ha incuriosita, mi ha incuriosita tanto che ho continuato a pensarlo tutti i giorni quando sono tornata in Italia.
 Ma guarda che la verità non era così misteriosa, perché ora lo so che l'interessava solo portarmi al letto, ora me l'ha detto nel modo più impersonale che esiste, con un messaggio, e ha aggiunto che non lo interessa rivedermi.
Ed io penso ora che non solo mi hai resa insensibile agli altri, ma mi hai anche resa cieca alla realtà del mondo, alla stronzaggine degli uomini, alla loro insensibilità, perché nei tuoi occhi sono sempre stata la principessa capricciosa che faceva crescere in te tutti questi sentimenti paradossali, oggi so che mi hai amata come mai sono stata amata, che mi hai odiata come mai sono stata odiata, ma che non ti sono mai, mai stata indifferente. E magari è questo che intendevi quando mi hai detto che sono tua e tu sei mio, perché ormai abbiamo lasciato sull'altro questa marca indelebile, ed io non so, Giorgio, non so come farò ora ad avere un rapporto anche solo normale con un uomo.
 
© Copyright Laetitia Carboni 2014 La cerise sur l'éclat de carbone.